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Come iniziare a meditare

La meditazione è una delle pratiche più semplici e rivoluzionarie che possiamo portare nella nostra vita. Eppure, chi si avvicina per la prima volta a questo mondo può sentirsi spaesato: “Sto facendo bene? Devo svuotare la mente? E se non riesco a restare fermo?”

Domande legittime, ma che spesso allontanano da un’esperienza che, in realtà, è molto più accessibile e umana di quanto si creda.

Questo articolo è pensato per chi vuole iniziare a meditare, senza ansie da prestazione, senza sentirsi inadeguato, e con il gusto di scoprire qualcosa di nuovo… su sé stesso.

Non serve essere “zen” per iniziare

Una delle convinzioni più diffuse è che per meditare bisogna essere già calmi, concentrati, spirituali. Nulla di più lontano dalla realtà.

La meditazione non richiede un’identità da costruire, ma una disponibilità all’ascolto.

Puoi essere agitato, stanco, nervoso, scettico… e comunque cominciare. Anzi: spesso è proprio in quei momenti che la meditazione si rivela più utile.

Inizia con poco: 3 minuti sono già meditazione

Non esiste un “minimo sindacale” per meditare.

Molti credono che servano 30 minuti al giorno in silenzio assoluto. La verità? Anche tre minuti fatti con sincerità contano.

Puoi cominciare semplicemente così:

  • Siediti comodo.

  • Chiudi gli occhi o tienili socchiusi.

  • Porta l’attenzione al tuo respiro.

  • Nota quando la mente si distrae (lo farà) e riporta gentilmente l’attenzione al respiro.

Fatto. Hai appena meditato.

Non devi svuotare la mente

Un altro mito da sfatare è l’idea che “meditare” significhi “non pensare”.

La mente pensa, è il suo mestiere. Il punto non è bloccare i pensieri, ma smettere di inseguirli automaticamente.

La meditazione ti insegna a osservare il flusso dei pensieri senza giudizio, come nuvole che passano in cielo. Questo cambia tutto: invece di farti travolgere, impari a lasciare andare.

Non esiste una posizione perfetta

Nella nostra immaginazione, meditare significa stare a gambe incrociate come un monaco in cima a una montagna.

Ma in realtà puoi meditare su una sedia, su un cuscino, anche sdraiato (se non ti addormenti).

La regola d’oro? Trova una postura che ti permetta di essere comodo ma vigile.

Spalle morbide, schiena dritta, mani appoggiate. Il corpo sostiene la mente.

Sii gentile con te stesso

La cosa più difficile per chi inizia – e anche per chi pratica da anni – è non giudicarsi.

“Non ci riesco.”

“Non sono portato.”

“Non mi rilasso.”

Tutto normale. Tutto parte del percorso.

La meditazione non è una gara. È un invito alla presenza. E la presenza comincia con la gentilezza verso di sé.

Lascia che la pratica ti cambi, un po’ per volta

I benefici della meditazione – meno stress, più concentrazione, maggiore chiarezza – arrivano, ma non tutti insieme.

Non serve cercarli. La pratica fa il suo lavoro, giorno dopo giorno.

Basta restare fedeli a pochi minuti al giorno. Come quando si annaffia una pianta: sembra non succedere nulla, finché un giorno sboccia qualcosa.

Il segreto è creare uno spazio quotidiano

Più che quanto mediti, conta la regolarità. Anche solo cinque minuti, ma ogni giorno.

Può essere appena sveglio, durante la pausa pranzo, prima di dormire.

Trova un momento che senti tuo e difendilo con dolcezza, come fosse un piccolo tempio personale.

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