Testimonianze
Le parole di chi cammina con noi.
Esperienze, trasformazioni e gratitudine da parte di chi ha scelto di praticare, apprendere e crescere insieme a MeditiAmo.
Ho incontrato Mario Thanavaro in un periodo in cui avevo bisogno di perdonare un lutto e perdonarmi tanti sensi di colpa. Dal suo libricino “Perdonare per guarire” alla frequenza di un seminario a Pomaia e poi un altro e poi un altro ancora, questo è il periodo in cui ho imparato a sentire il suo cuore durante la pratica.
Meditare con il suo Sangha e ascoltare i suoi preziosi insegnamenti ha arricchito e indirizzato la mia vita. Mario Thanavaro è, ora per me, il Maestro.
Conosco Mario Thanavaro da quasi 15 anni, e ho partecipato a numerosi suoi ritiri residenziali in diverse zone d’Italia. Ho frequentato e concluso come suo allievo anche il prezioso “Percorso di Formazione triennale di Istruttore di Meditazione” da lui proposto.
La modalità semplice, sincera e allo stesso tempo attenta e profonda nel condividere le conoscenze ed esperienze dirette nel campo della pratica meditativa e della vita in generale, unite ad una rara e naturale apertura verso qualsiasi tipo di tradizione e insegnamento, fanno del Mario Thanavaro un riferimento esemplare per chi decida di intraprendere un vero cammino interiore.
Sono tanti anni che conosco Mario Thanavaro ed è difficile a volta tirare le somme di un rapporto così lungo e profondo.
Ho conosciuto Thanavaro all’A.me.c.o., a Roma, nel 1996, in un periodo, forse il più articolato della sua vita, in cui aveva da poco effettuato il passaggio dalla condizione di monaco a laico. E’ stato di grande insegnamento osservare la “persona” che gestiva questa situazione, il suo modo di aprirsi agli altri e di condividere ove possibile con mente sgombra e cuore aperto il momento difficile.
Ho compreso sul campo senza troppi giri di parole e ragionamenti, il valore dell’integrità e della capacità di integrazione di corpo, mente e spiritualità. Questa sua capacità di integrare sempre e comunque mettendosi direttamente in gioco, nella difficile vita di tutti i giorni, è stata per me una rivelazione importante. Thanavaro ha avuto il merito di far conoscere a molti la tradizione dei “Maestri della foresta” parlando un linguaggio comprensibile a molti per la sua peculiarità di essere eclettico, globale e creativo. Thanavaro mi ha insegnato la fiducia, la morbidezza, la perseveranza nella ricerca di me. Posso dire che l’aver incontrato il Maestro Thanavaro nella mia esistenza è stato tra i doni più belli che la vita mi ha riservato.
Con sempre viva riconoscenza.
Ho conosciuto il Maestro Mario Thanavaro nel 2014 in un ritiro a Pomaia.
In verità è stata mia moglie che avendolo conosciuto in un’occasione precedente e parlandomi bene di lui, mi convinse a partecipare a quel ritiro.
Mi trovai subito in sintonia con il Maestro Thanavaro. Mi piacquero sia la profondità in cui ci guidò gradualmente durante la meditazione, sia la leggerezza con cui lo fece. Un altro aspetto, che non è sempre scontato in tutti, è il riuscire a trasmettere il suo più che comprovato bagaglio di esperienza, anche in modo ironico, ma mai banale. Mi piacque e mi trovai subito in sintonia con lui. Negli anni passati, per qualche tempo mi ero approcciato alla meditazione Vipassana, ma non ero mai riuscito a capirla o farla mia fino in fondo. Quando seppi che il Maestro Thanavaro faceva dei corsi triennali per istruttori di meditazione, non ebbi dubbi.
La mia esperienza del corso Triennale per Istruttori/Istruttrici di Meditazione è assolutamente positiva, mi ha dato proprio quello che cercavo. Questo è potuto succedere innanzitutto per l’assoluta capacità del Maestro Thanavaro data dalla quarantennale esperienza, fatta come si dice dalla “gavetta”.
Dalla serietà dell’impostazione del corso che dura tre anni, cosa rara in questi tempi dove si elargiscono attestati anche dopo tre o quattro incontri online.
Il Maestro Thanavaro, prima di accettare un allievo/a, chiede la motivazione e degli impegni ben precisi, sia di frequenza ai propri corsi sia di verifica periodica della propria esperienza attraverso relazioni scritte e colloqui.
Un altro aspetto che ritengo molto importante, è che si è instaurato tra di noi un rapporto, oltre che da Maestro ad allievo, un sentirci amici, compagni di percorso, compagni di Dharma. Questo mi ha fatto trovare una persona che in quella umiltà che sviluppa equanimità e in assoluta fiducia ci si può confrontare e scambiare esperienze. Trovo in questo un aspetto importantissimo di crescita e continuo radicamento di quella motivazione che accompagna il mio percorso nel ricevere e nel donare.
Non posso che concludere con una grande gratitudine di cuore al Maestro Thanavaro.
Grazie.
Seguo Thanavaro da 20 anni. Grazie ai suoi insegnamenti, alla sua profonda esperienza e sensibilità umana, posso dire anch’io che il Dhamma è, tra i regali, il regalo più prezioso.
Il suo insegnamento è collocabile in un tempo che è quello dei Maestri e Maestre di tutti i tempi, in una dimensione, la più classica ed erudita, che viene direttamente dagli insegnamenti del Buddha storico.
Con qualche enfasi, a volte, ci viene da dire dopo un importante incontro, “la mia vita è cambiata”…Sicuramente e sinceramente posso dire che grazie a Thanavaro e alla pratica da lui ispirata si può essere liberi dalla sofferenza. Liberi.
Con profonda gratitudine.
Un cuore che cammina, una fiamma ardente. Questa è l’immagine che mi viene quando penso a Thanavaro.
Ho incontrato il Maestro Thanavaro più di trenta anni orsono e ho frequentato i suoi ritiri. La sua è una presenza così intensa, così sorprendente, così fresca in ogni circostanza che ho sempre la sensazione che sia tutto nuovo quello che dice, anche se l’ho ascoltato mille volte.
La forza della sua motivazione alla pratica è straordinaria, pari al suo senso dell’umorismo, dono divino. Gli sono infinitamente grata per gli insegnamenti, per l’entusiasmo contagioso, per quello che ha saputo vedere in me, molto prima che io stessa me ne accorgessi e per la spinta decisiva a far fiorire il cuore.
La creatività è l’aspetto che più colpisce di Mario Thanavaro.
L’essenza del cammino di Mario Thanavaro, secondo me, sta proprio nell’idea di libertà che egli cerca di risvegliare nelle persone. Libertà come via più giusta, anzi unica, per giungere all’accettazione di se stessi e di tutto, all’illuminazione. Non è un esercizio di potere sulle persone, ma un adoperarsi affinché le persone riconoscano in loro stesse la fonte di tale potere, di tale energia.
Ho conosciuto Mario Thanavaro venticinque anni fa, nei primi passi del cammino verso la scoperta di me stesso. Oggi non è più solo Maestro. E’ amico.
La mia anima inquieta ha riconosciuto in lui un caloroso abbraccio silenzioso e una profonda unità, segno di equilibrio e correttezza nel comunicare saggezza, senza nascondere quelle apparenti nudità e fragilità nelle quali racchiude la sua forza.
Il Buddhismo trasmesso dal Maestro Thanavaro non è affidato a scritture ma è vivo nella quotidianità.
Questo accompagnamento nel quotidiano è sicuramente uno dei doni del caro Maestro Thanavaro. Anche avere, come lui, pensieri neutri, diritti, semplici ed eleganti diventa un traguardo da raggiungere. Molto difficile, ma anche molto bello.
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